La Vena del Gesso Romagnola

Un patrimonio geologico unico nel cuore dell'Appennino

Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

La Vena del Gesso Romagnola è una lunga dorsale di rocce gessose che affiora nell’Appennino tra l’area di Imola e Faenza, in Emilia-Romagna. È un paesaggio molto riconoscibile: creste chiare, pareti e scarpate, calanchi e valloni che interrompono bruscamente i boschi e i coltivi circostanti. L’insieme di questi affioramenti è tutelato dal Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, istituito nel 2005 e dal 2023 riconosciuto nel patrimonio mondiale UNESCO. La “vena” si sviluppa per circa 25 km (con larghezza fino a circa 1,5 km) e interessa diverse vallate (Santerno, Senio, Sintria e Lamone) e comuni tra le province di Bologna e Ravenna, tra cui Borgo Tossignano e l’area di Tossignano [1][2][3].

🪨 Geologia Unica

Formazione di gesso evaporitico del Messiniano (6 milioni di anni fa)

🦇 Grotte e Cavità

Oltre 200 grotte censite, habitat per pipistrelli e fauna cavernicola

🌿 Biodiversità

Habitat diversificati tra praterie aride, boschi e ambienti rupicoli

Tra geologia e natura

Dal punto di vista naturalistico, la Vena del Gesso è preziosa perché il gesso crea suoli poveri, drenanti e spesso aridi, con esposizioni e microclimi contrastanti: questo favorisce un mosaico di habitat (praterie aride, macchie e boschi termofili, boschi più freschi sui versanti ombrosi, ambienti rupicoli) e quindi una biodiversità molto elevata.

Breve storia geologica: la crisi di salinità messiniana

L’origine della Vena del Gesso è legata alla crisi di salinità messiniana, avvenuta circa 6 milioni di anni fa. In quella fase, la riduzione degli scambi tra Mediterraneo e Atlantico portò a una forte evaporazione e alla deposizione di spessi strati evaporitici: tra questi, il gesso (selenite). Nei depositi si alternano anche livelli argillosi (incluse argille bituminose), creando stratificazioni ben visibili nei tagli naturali e nelle pareti del parco, che in alcuni punti raggiungono altezze notevoli.

In seguito, i movimenti tettonici e l’erosione hanno “messo a nudo” questi livelli, trasformando i depositi messiniani in un affioramento continuo e scenografico, oggi leggibile come una vera “spina dorsale” biancastra nel paesaggio appenninico.

Flora e fauna (in breve)

Flora della Vena del Gesso

La vegetazione varia molto in base all’esposizione:

  • Versanti caldi e soleggiati (sud): specie più tolleranti alla siccità, con tratti di vegetazione termofila e arbustiva (macchia, ginepri e specie tipiche di ambienti aridi).
  • Versanti ombrosi e più freschi (nord): boschi più umidi e continui (querce e altre latifoglie), con ricche fioriture stagionali.

Nell’area del parco è inoltre rilevante il Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” (Casola Valsenio), noto per la presenza di numerose specie officinali.

Fauna

La varietà degli ambienti sostiene una fauna ricca:

  • Mammiferi: tra quelli segnalati nelle aree del parco compaiono volpe, lepre, capriolo, tasso e altri carnivori/elusivi dei boschi.
  • Avifauna: rapaci e specie forestali legate ai diversi tipi di bosco e ai margini rupestri.
  • Rettili e anfibi: presenti grazie alla compresenza di aree aride e zone più fresche/umide.
  • Pipistrelli: particolarmente importanti nelle aree ipogee (grotte), dove trovano rifugio e siti di svernamento/riproduzione.

Grotte e carsismo nel gesso (il “mondo sotterraneo”)

Uno degli aspetti più affascinanti della Vena del Gesso è il carsismo: il gesso è una roccia relativamente solubile, e l’acqua (in superficie e in profondità) scava nel tempo un reticolo di cavità, condotte e sale.

Nel parco sono state censite oltre 200 grotte, con uno sviluppo sotterraneo complessivo superiore ai 40 km. Oltre alle grotte, sono frequenti forme tipiche del carsismo: doline, inghiottitoi, valli cieche, risorgenti e “abissi” verticali.

Tra le cavità più note (alcune legate anche a percorsi e visite guidate) vengono citate:

  • Grotta del Re Tiberio (tra le più famose e visitabili),
  • Tanaccia,
  • Ca’ Toresina,
  • Abisso Fantini,
  • altre cavità e sistemi ipogei di grande interesse speleologico.

Le grotte non sono solo “geologia”: sono anche habitat delicatissimi (microclimi stabili, fauna specializzata come i pipistrelli) e in diversi casi hanno restituito tracce di frequentazioni umane antiche, rendendo il patrimonio sotterraneo importante anche dal punto di vista storico-archeologico.

🏛️ Patrimonio UNESCO

Dal 2023 la Vena del Gesso Romagnola è riconosciuta nel patrimonio mondiale UNESCO, a testimonianza del suo eccezionale valore geologico e naturalistico.

Visitare il Parco

🥾 Escursioni guidate

Quando la Pro Loco organizza escursioni guidate, le trovi qui.

Vedi la pagina Attività

🗺️ I sentieri

Consulta la rete sentieristica e le informazioni utili per muoverti nel territorio.

Vai ai Sentieri

📚 Bibliografia e Approfondimenti

Geologia e Speleologia

  • Forti P., Rossi A. (1989) - "I gessi messiniani dell'Emilia-Romagna" - Regione Emilia-Romagna
  • Colombetti A., Forti P. (2008) - "Le grotte della Vena del Gesso Romagnola" - Gruppo Speleologico Bolognese
  • Vai G.B., Ricci Lucchi F. (1977) - "Algal crusts, autochthonous and clastic gypsum in a cannibalistic evaporite basin: a case history from the Messinian of Northern Apennines" - Sedimentology
  • Lugli S. (2001) - "Timing of post-depositional events in the Burano Formation of the Secchia valley (Upper Triassic, Northern Apennines), clues from gypsum-anhydrite transitions and carbonate metasomatism" - Sedimentary Geology
  • Bertolani M., Rossi A. (1997) - "La Vena del Gesso in Romagna" - Editrice Compositori, Bologna

Naturalistica e Biospeleologia

  • Pavan M., Rivalta G. (1996) - "Flora e vegetazione della Vena del Gesso romagnola" - Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola
  • Alessandrini A., Bonafede F. (1996) - "Atlante della flora protetta della Regione Emilia-Romagna" - Regione Emilia-Romagna
  • Osella G., Pannunzio G. (1991) - "La fauna cavernicola della Vena del Gesso" - Memorie Biospeologiche
  • Mucedda M., Pidinchedda E. (2003) - "I chirotteri delle grotte della Vena del Gesso Romagnola" - Atti del Convegno Nazionale Chirotteri

Guide e Pubblicazioni Divulgative

  • Parco della Vena del Gesso Romagnola (2015) - "Guida al Parco della Vena del Gesso Romagnola" - Ente Parchi Romagna
  • CAI Sezione di Faenza (2010) - "Sentieri nella Vena del Gesso" - Carta dei sentieri e guida escursionistica
  • Gruppo Speleologico Faentino (2005) - "Le grotte della provincia di Ravenna" - Catasto speleologico
  • Touring Club Italiano (2018) - "Emilia Romagna - I Parchi, la natura" - Guida Verde

Storia del Territorio

  • Drei G. (1940) - "Le carte degli archivi Reggiani fino al 1050" - Reggio Emilia (include riferimenti storici al territorio della Vena del Gesso)
  • Vespignani G. (1982) - "La valle del Santerno: storia e territorio" - Imola
  • Casadio V. (1995) - "Paesaggi storici dell'Appennino faentino" - Faenza

Risorse Online